Il problema della conoscenza nella Critica della ragion pura
Nella Critica della ragion pura
- si afferma che occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza, al fine di riconoscere quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se è possibile una metafisica come scienza
=> a questo scopo si analizzano le proposizioni della scienza, dette "giudizi" perchè costituite da un soggetto e un predicato. Tutta la conoscenza si basa sull'attribuzione di un predicato a un soggetto (es. "il prato è verde", "la neve è bianca"). Pensare è giudicare.
- si sostiene che i giudizi si distinguano in 3 tipologie:
- analitici
- giudizi rigorosi, ma a priori, ossia che il loro contenuto non deriva
dall'esperienza
- possiedono caratteri di universalità e necessità, ma non accrescono il
sapere poiché sono privi di novità
2. sintetici a posteriori
- in essi il predicato aggiunge novità al soggetto
(es. "i corpi sono pesanti")
- accrescono il sapere, ma sono particolari e contingenti
3. sintetici a priori
- accrescono il sapere, essendo sintetici
- sono dotati di universalità e necessità, essendo a priori
- nella conoscenza si possono distinguere due aspetti:
- aspetto materiale
--> costituito da impressioni sensibili derivati dall'esperienza
(elementi a posteriori)
- aspetto formale
--> dalle forme (a priori) con cui la mente ordina le impressioni
=> rivoluzione copernicana --> non è la mente a doversi adeguare alla realtà, ma la realtà a doversi adeguare alle modalità conoscitive del soggetto
La dottrina degli elementi
- descrive gli elementi di cui è composta la nostra facoltà conoscitiva e gli oggetti che possono o non possono essere conosciuti
- è suddivisa in:
- estetica trascendentale
- spazio = forma del senso esterno
- tempo = forma del senso interno
2. logica trascendentale
- si occupa del pensiero, il lògos, e delle sue regole ed è suddivisa in
- analitica trascendentale: studia la facoltà dell'intelletto, consente
di unificare le intuizioni sensibili sotto le 12 categorie
- dialettica trascendentale: studia la ragione, cerca di superare i
limiti dell'esperienza, attraverso=
- l'unificazione dei dati del senso interno
= > idea dell'anima
- l'unificazione dei dati del senso esterno
= > idea del mondo
- l'unificazione dei dati del senso interno-esterno
=> idea di Dio
La dottrina del metodo
- seconda parte della "Critica della ragion pura". Mentre la "Dottrina degli elementi" si occupa delle condizioni e dei fondamenti della conoscenza, la "Dottrina del metodo" riguarda il modo in cui la conoscenza filosofica deve essere strutturata e presentata
=> in modo sistematico e coerente
- ritiene che la filosofia sia una scienza rigorosa e completa, in cui tutte le parti si supportano reciprocamente
- principi fondamentali che della strutturazione della conoscenza filosofica:
1. Sistema Coerente
- la filosofia deve essere organizzata in modo che ogni parte sia logicamente collegata alle altre, formando un sistema coerente e unitario
- la filosofia deve essere organizzata in modo che ogni parte sia logicamente collegata alle altre, formando un sistema coerente e unitario
2. Architettonica della Ragione Pura
- Kant usa il termine "architettonica" per descrivere la costruzione sistematica della conoscenza filosofica
- la conoscenza deve essere strutturata secondo un piano/schema predefinito, che stabilisce le relazioni tra i vari elementi del sapere
3. Disciplina della Ragione
- la ragione deve operare entro limiti ben definiti, evitando errori e deve seguire una metodologia rigorosa, basata su principi chiari e ben fondati, per evitare l'uso illegittimo della ragione
4. Canone della Ragione Pura
- la conoscenza filosofica deve distinguere chiaramente tra ciò che può essere conosciuto con certezza e ciò che deve essere assunto come postulato
=> i principi fondamentali della filosofia devono essere validi e verificabili
5. Uso Critico della Ragione
- la filosofia deve continuamente riflettere su se stessa e sui suoi metodi, mantenendo un atteggiamento critico e autocorrettivo
=> analisi costante dei limiti e delle capacità della ragione umana