lunedì 27 maggio 2024

Fichte



Fichte sostiene che

  • l'Io è un processo creativo e infinito e si divide in 3 tipi =
      1. Io puro
      - si rivela come attività autocreatrice
      - principio fondamentale e originario della coscienza
      - assoluto-incondizionato

      2. Io empirico
      - nostro Io di tutti i giorni
      - è condizionato dalle esperienze-interazioni con il mondo esterno
      - è in relazione continua con il non-Io => mondo esterno-altri individui
        --> da cui riceve impressioni e a cui reagisce
      - produce l'altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività

      3. Io assoluto
      - concetto per conciliare l'Io puro e l'Io empirico
      - principio unificante che riconcilia l'autocoscienza pura con l'esperienza 
        concreta


=> la sua filosofia vede l'Io come un principio attivo-creativo, che non solo si auto-afferma ma anche si sviluppa attraverso il confronto con il mondo esterno. Questo sviluppo avviene secondo 3 movimenti:
  1. tesi --> l'Io pone se stesso, si rivela come attività autocreatrice
  2. antitesi --> l'Io pone il non-Io, si confronta con la realtà esterna
  3. sintesi --> l'Io oppone, nell'Io, all'io divisibile un non-Io divisibile, l'Io assoluto riconcilia l'Io puro e l'Io empirico, creando un'unità dinamica-continua

  • il compito dell'uomo è affermare la propria libertà, infatti il mondo esiste in funzione dell'attività dell'uomo e del suo autoperfezionamento

  •  l'uomo ha il suo fine nella società
      => obbiettivo: realizzare la completa unità di tutti i suoi membri
                              grazie alle due leggi morali:

      - trattare gli altri come fini e mai come mezzi

      - puntare al perfezionamento degli uomini tramite  l'educazione
        => per questo la missione del "dotto" consiste nel promuovere il progresso culturale-morale di tutte le classi sociali

lunedì 29 aprile 2024

The Experiment

 

"The Experiment" (2001), diretto da Oliver Hirschbiegel, è un film che solleva diverse questioni filosofiche riguardanti la natura umana, l'autorità e il potere. Basato sull'esperimento della prigione di Stanford del 1971, il film tratta dei limiti dell'umanità quando un gruppo di persone viene diviso in guardie e prigionieri in un ambiente simulato di prigione e chiedendosi che cosa succederebbe quando si vengono tolti i normali controlli sociali e si concede il potere a un gruppo di individui.

Dal punto di vista filosofico, il film solleva diverse questioni interessanti, tra cui la vera natura dell'uomo, se esiste veramente un uomo buono o cattivo, la morale, il potere, la corruzione e l'autorità.

L'esperimento mostra come le persone, apparentemente ben intenzionate, possano essere influenzate dall'ambiente circostante e dal potere, portando ad azioni e comportamenti considerati immorali o crudeli.

Inoltre, il film evidenzia il conflitto tra la natura individuale e quella collettiva dell'essere umano. Mentre alcuni cercano di mantenere un'integrità morale, altri si abbandonano completamente alla situazione, immedesimandosi completamente nel loro ruolo e talvolta esagerando anche.

Infine, "The Experiment" pone in discussione il concetto di giustizia e punizione. Mentre il sistema carcerario dovrebbe cercare di rieducare gli individui, il film mostra come esso possa diventare un luogo dove si verificano abusi di poteri e violenza, anziché promuovere la redenzione. Ciò invita a riflettere sulla vera natura umana, sull'autorità, sulla moralità e sulla giustizia.

sabato 23 marzo 2024

Kant

Il problema della conoscenza nella Critica della ragion pura

Nella Critica della ragion pura
  • si afferma che occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza, al fine di riconoscere quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se è possibile una metafisica come scienza
=> a questo scopo si analizzano le proposizioni della scienza, dette "giudizi" perchè costituite da un soggetto e un predicato. Tutta la conoscenza si basa sull'attribuzione di un predicato a un soggetto (es. "il prato è verde", "la neve è bianca"). Pensare è giudicare.

  • si sostiene che i giudizi si distinguano in 3 tipologie:
  1. analitici
 - il predicato è già contenuto nel soggetto (es. "tutti i corpi sono estesi")
 - giudizi rigorosi, ma a priori, ossia che il loro contenuto non deriva 
   dall'esperienza 
 - possiedono caratteri di universalità e necessità, ma non accrescono il
   sapere poiché sono privi di novità

     2. sintetici a posteriori
 - in essi il predicato aggiunge novità al soggetto 
   (es. "i corpi sono pesanti")
 - accrescono il sapere, ma sono particolari e contingenti
     
     3. sintetici a priori
 - accrescono il sapere, essendo sintetici
 - sono dotati di universalità e necessità, essendo a priori

  • nella conoscenza si possono distinguere due aspetti: 
- aspetto materiale
--> costituito da impressioni sensibili derivati dall'esperienza 
     (elementi a posteriori)

aspetto formale 
--> dalle forme (a priori) con cui la mente ordina le impressioni


=> rivoluzione copernicana --> non è la mente a doversi adeguare alla realtà, ma la realtà a doversi adeguare alle modalità conoscitive del soggetto




La dottrina degli elementi

  • descrive gli elementi di cui è composta la nostra facoltà conoscitiva e gli oggetti che possono o non possono essere conosciuti
  • è suddivisa in:
  1. estetica trascendentale
- studia la conoscenza sensibile, la quale è passiva-attiva al tempo stesso, infatti riceve dall'esperienza i dati percettivi li organizza attraverso due forme a priori 
       - spazio = forma del senso esterno
       - tempo = forma del senso interno

      2. logica trascendentale 
- si occupa del pensiero, il lògos, e delle sue regole ed è suddivisa in                           
       - analitica trascendentale: studia la facoltà dell'intelletto,  consente
         di unificare le intuizioni sensibili sotto le 12 categorie
       - dialettica trascendentale: studia la ragione, cerca di superare i 
         limiti dell'esperienzaattraverso=
                                                                                          
                 - l'unificazione dei dati del senso interno 
                    = > idea dell'anima
           
                 - l'unificazione dei dati del senso esterno
                    = > idea del mondo

                 - l'unificazione dei dati del senso interno-esterno
                    => idea di Dio



La dottrina del metodo

  • seconda parte della "Critica della ragion pura". Mentre la "Dottrina degli elementi" si occupa delle condizioni e dei fondamenti della conoscenza, la "Dottrina del metodo" riguarda il modo in cui la conoscenza filosofica deve essere strutturata e presentata

=> in modo sistematico e coerente

  • ritiene che la filosofia sia una scienza rigorosa e completa, in cui tutte le parti si supportano reciprocamente

  • principi fondamentali che della strutturazione della conoscenza filosofica:

      1. Sistema Coerente
     - la filosofia deve essere organizzata in modo che ogni parte sia logicamente collegata alle altre, formando un sistema coerente e unitario

     2. Architettonica della Ragione Pura
   - Kant usa il termine "architettonica" per descrivere la costruzione sistematica della conoscenza filosofica
   - la conoscenza deve essere strutturata secondo un piano/schema predefinito, che stabilisce le relazioni tra i vari elementi del sapere

     3. Disciplina della Ragione
   - la ragione deve operare entro limiti ben definiti, evitando errori e deve seguire una metodologia rigorosa, basata su principi chiari e ben fondati, per evitare l'uso illegittimo della ragione

     4. Canone della Ragione Pura
   - la conoscenza filosofica deve distinguere chiaramente tra ciò che può essere conosciuto con certezza e ciò che deve essere assunto come postulato
=> i principi fondamentali della filosofia devono essere validi e verificabili

     5. Uso Critico della Ragione
   - la filosofia deve continuamente riflettere su se stessa e sui suoi metodi, mantenendo un atteggiamento critico e autocorrettivo
=> analisi costante dei limiti e delle capacità della ragione umana

giovedì 15 febbraio 2024

Hume e gli esiti scettici dell'empirismo




Hume sostiene che

  • fonte della conoscenza --> percezioni, si distinguono in:
  1. impressioni= percezioni immediate e vivide
  2. idee= immagini illanguidite delle impressioni 

  • la memoria e l'immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee, tuttavia la mente non è totalmente libera, poiché procede secondo il principio di associazione, il quale opera in base a tre criteri:
  1. somiglianza 
  2. contiguità 
  3. causalità

  • idee complesse --> derivano dall'unione di due o più idee semplici, garantiscono:
  1. conoscenza certa (quando derivano da pure relazioni tra idee)
  2. conoscenza probabile (quando derivano da relazioni tra dati di fatto)
--> le quali implicano il principio di causalità, tendenza della nostra immaginazione a proiettare nel futuro ciò che si è presentato con regolarità nel passato

  • la fiducia nella regolarità dei fenomeni è frutto dell'abitudine, da cui deriva la credenza, utile per guidare la condotta umana ma priva di certezza assoluta 

  • etica --> si fonda su criteri empirici e sul senso morale, infatti bisogna tenere distinti il piano dell'essere e quello del dovere essere

Locke: la concezione dello Stato e l'affermazione della tolleranza

Locke afferma

  • nello stato di natura gli uomini godono dei diritti naturali alla vita, alla libertà, alla proprietà
=> tuttavia manca la garanzia della legalità e gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica:

  1. patto di unione --> individui uniti in una società civile
  2. patto di sottomissione --> cittadini sottomessi a un'autorità, che ha il compito di tutelare i diritti naturali

  • Stato
  1. fondato sul consenso dei cittadini
  2. governa in modo non arbitrario
  3. prevede la separazione dei poteri legislativo ed esecutivo, che ha lo scopo di evitare il dispotismo

  • occorre tenere distinti:
  1. ambito politico --> finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare, in esso vale il principio della tolleranza religiosa, fondato sul fatto che nessuna religione è superiore alle altre e la fede non può essere imposta con la forza
  2. ambito religioso --> finalizzato a soddisfare i bisogni spirituali per cui la Chiesa è una società libera e volontaria

Locke e l'indagine critica delle facoltà conoscitive




Locke

  • John Locke (1632-1704) è il padre dell'empirismo moderno
  • opera più impegnativa: Saggio sull'intelletto umano, propone un'indagine critica delle facoltà conoscitive con l'obbiettivo si stabilirne possibilità e limiti
  • afferma che le idee non sono innate ma derivano dall'esperienza
= > in particolare dall'esperienza provengono le idee di sensazione e le idee di riflessione, che derivano dall'esperienza interna e comprende gli stati d'animo e le passioni (dubbio, ragionamento...).

Infatti la mente umana è priva di contenuti, è una tabula rasa (foglio bianco), in cui si acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze.

  • distingue le idee in due grandi classi:
  1. idee semplici --> derivano dalle esperienze elementari della sensazione o della riflessione, sono dotate di certezza, comprendono a loro volta le idee di qualità primarie (oggettive, figura, movimento...) e le idee di qualità secondarie (soggettive, colori, suoni, sapori...)
  2. idee complesse --> provengono dall'elaborazione delle idee semplici e si distinguono in:
- idee di modi= non possiedono un'esistenza autonoma
- idee di sostanze= sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato
- idee di relazioni= nascono dal confronto di un'idea con un'altra

  • afferma che la conoscenza è:
  1. circoscritta alle certezze sensibili (esterne o interiori)
  2. probabile, quindi sufficiente a orientarsi nel mondo, ma non assoluta
=> le uniche due certezze non sensibili sono quelle dell'io e di Dio

La teoria dell'assolutismo politico di Hobbes

Secondo Hobbes
  • stato di natura --> è caratterizzato da illimitata libertà individuale, che comporta una situazione di ostilità generale con il rischio della distruzione reciproca
⇒ gli uomini devono rinunciare al diritto naturale seguendo le tre massime della ragione:
  1. cercare un compromesso per ottenere la pace
  2. limitare i propri diritti in relazione a quelli degli altri
  3. rispettare i patti --> dalla rinuncia razionale al diritto naturale deriva:
  • società civile --> fondata sul:  - patto di unione
                                                               ↳ implica la convergenza di molte volontà verso un solo scopo
                                                        
                                                            - patto di sottomissione
                                                                
                                                              ↳ implica l'alienazione dei diritti e del potere a un sovrano

⇒ da questi due patti ha origine lo Stato o Leviatano
  • potere assoluto:  - non ha mai termine (se non per la morte del re)
                                          - costringe all'obbedienza delle leggi, ma non è tenuto a rispettarle
                    
                                          - ha pieno controllo delle azioni e delle opinioni dei sudditi
                 
                                          - coincide con la legge e stabilisce i criteri del giusto e dell'ingiusto

                                          - ingloba il potere religioso

  • alcuni limiti: - non può emanare ordini che mettono a repentaglio la vita-incolumità dei                                         cittadini
                                   - lascia un margine di libertà ai sudditi nella sfera privata

Fichte

Fichte sostiene che l' Io è un processo creativo e infinito e si divide in  3 tipi =       1. Io puro       - si rivela come attivit...